Una città, mille storie
Morrovalle si sviluppa su uno dei versanti collinari che incorniciano la valle del fiume Chienti, in una posizione strategica che la pone al centro tra due importanti poli: la costa adriatica, con Civitanova Marche distante poco meno di 15 km, e il capoluogo Macerata, raggiungibile in 20 minuti d’auto.

Luoghi da non perdere

Abbazia San Claudio
Immersa nella valle del Chienti, l’Abbazia di San Claudio è tra i più affascinanti esempi di architettura romanica delle Marche e la sua struttura, integra e solenne, è stata dichiarata monumento nazionale nel 1902. Risalente all’XI secolo, ma edificata su un impianto più antico del VI secolo, l’abbazia colpisce per la sua pianta a croce greca inscritta in un quadrato, con absidi semicircolari e due torri cilindriche ai lati. La chiesa è suddivisa in due livelli: quello inferiore, adibito al culto, conserva ancora l’impianto originario, mentre quello superiore è raggiungibile tramite una scalinata interna. L’edificio è stato per lungo tempo considerato una pieve, ma recenti studi suggeriscono che possa trattarsi di una rara cappella palatina a due livelli, legata a modelli nord-europei. Attorno all’Abbazia aleggia anche una leggenda suggestiva…si dice che possa custodire la tomba di Carlo Magno, il grande imperatore del Sacro Romano Impero. Orario delle messe: domenica alle 08.30, alle 10.30 e alle 17.30.

Piazza del Popolo
Con la sua atmosfera vivace e accogliente, Piazza del Popolo rappresenta il luogo d’incontro per eccellenza, perfetto per una pausa tra una visita e l’altra. Qui si affacciano edifici di grande interesse culturale: il Teatro Velluti, storica sede di spettacoli e concerti; Palazzo Persichetti Ugolini, che ospita la Pinacoteca Civica e, a pochi passi, Piazza Filippo Corridoni, con la quale forma un tessuto urbano continuo e ricco di spunti storici e architettonici. L’area è facilmente raggiungibile e comoda per chi arriva in auto: parcheggiando nei dintorni, è possibile muoversi a piedi alla scoperta dei principali punti di interesse della città.

Piazza Filippo Corridoni (architettura razionalista)
Piazza Filippo Corridoni è molto più di uno spazio urbano: è simbolo identitario, memoria storica e rara testimonianza di architettura razionalista nelle Marche. Inaugurata nel 1936 e intitolata al celebre sindacalista nato in città, la piazza sorge sull’antica area di Piazza Castello, nucleo originario del borgo fortificato medievale, di cui resta testimonianza nella vicina chiesa di San Francesco, la più antica del centro storico. Progettata con un impianto architettonico che fonde razionalismo, classicismo romano e richiami all’illuminismo, la piazza ospita edifici di grande valore simbolico e formale: il Palazzo Comunale, il Monumento ai Caduti su fontana marmorea e il monumento dedicato a Filippo Corridoni: le loro forme sono ispirate alla sezione aurea e progettate da artisti come Oddo Aliventi, Giuseppe Marrani e Pirro Francalancia.

Impianto polifunzionale S. Martini (atletica, calcio, ippica)
A pochi chilometri dal centro storico si trova l’impianto sportivo polifunzionale “Sigismondo Martini”, uno dei punti di riferimento per l’attività sportiva di Corridonia. Al suo interno spicca l’ippodromo, simbolo dell’antica tradizione cittadina legata alle corse dei cavalli, costruito su un terreno che un tempo apparteneva alla famiglia dello stesso Martini. L’area si estende per circa 92.000 metri quadrati e include piste adatte anche alle gare in notturna, oltre a stalle per l’accoglienza degli animali. In ogni caso, il complesso non si limita alle corse ippiche: è pensato per ospitare diverse discipline sportive, tra cui l’atletica leggera e il calcio.

Palazzo comunale
Costruito negli anni Trenta, è considerato uno dei più significativi esempi marchigiani di architettura razionalista del Ventennio: rivestito in travertino bianco, si sviluppa con un corpo centrale e due corpi laterali collegati da un ampio portico che incornicia il monumento a Filippo Corridoni. La scultura, alta sette metri e realizzata da Oddo Aliventi, domina la piazza e dialoga con l’impostazione monumentale dell’edificio. A livello strutturale il palazzo si articola su due piani: al piano terra, attraverso tre ingressi dal portico, si accede a un grande atrio che conduceva al salone d’onore, sede di cerimonie pubbliche, e alla biblioteca comunale; al piano superiore è collocata la Sala Consiliare, un tempo chiamata “Sala dell’Impero”. L’ambiente colpisce per la ricercata decorazione: soffitto e pavimento sono stati progettati per richiamare quelli del Pantheon di Roma.
